
Biancosangue (Bianca Zueneli) è un’artista performativa bolognese. Conduce una ricerca visiva che affianca a quella coreografica in un approccio di sperimentazione in cui usa diversi media prediligendo la forma di collaborazione e scambio fra artisti e partecipanti. Il focus principale del suo lavoro è la trasformazione, di se stessi e dell’ambiente circostante. Considera l’arte come una forma di attivismo, con lo scopo di perseguire una ricerca tanto sperimentale quanto accessibile. Lavora sempre più spesso in spazi pubblici, fuori città, in relazione con le comunità locali dei luoghi da cui proviene o che frequenta. Cerca un equilibrio fra supporto istituzionale e lavoro indipendente, considerando fondamentale una pratica multi direzionale, multi identitaria, organica e duttile. Ha iniziato il suo percorso nelle arti visive, per poi appassionarsi alla danza e decidere di perseguire lo studio del corpo e delle arti performative. Dopo studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, si è laureata in Danza Contemporanea al Conservatorio Reale di Anversa e ha proseguito con un corso post-laurea in performing arts a Forum Dança, Lisbona.

Gaia Ginevra Giorgi è poeta, sound-artist, dramaturg e performer. Ha pubblicato “Manovre segrete” (Interno Poesia, 2017) e “L’animale nella fossa” (Miraggi Edizioni, 2021). co-curatrice di walk so silently that the bottoms of your feet become ears (Fango Radio), ha ideato e co-realizzato RADURA (Vertical Music, 2022). co-fondatrice e membro dei collettivi EXTRAGARBO e Call Monica, lavora come autrice, performer e dramaturg per diversi progetti performativi. Attiva trasversalmente nel campo delle arti performative, sviluppa pratiche e metodologie di indagine per una riscrittura affettiva e politica del paesaggio (urbano e non). la sua ricerca, che riflette sul ruolo non-neutrale dell’osservat*/percepiente, in quanto generat* di realtà, si muove a partire dall’atto fondamentale del camminare e si basa sui principi di interdipendenza, dis-progettazione e improduttività. Attraverso pratiche sonore e dispositivi partecipativi site-specific (walk so silently that the bottoms of your feet become ears, Femminile Plurale, The Politics of Walking, Acabadabra, inforestarsi, RADURA, Becoming Fresh & Salty Drops (of water), Corte dei Miracoli, Finché ci trema il cuore e altri), i suoi interventi producono habitat effimeri, spazi di immaginazione incarnata e radicale.

Sara Cortesi (Ravenna, 1999)
Formazione Bachelor in Arti visive & Design a Bolzano e Accademia di Belle Arti di Bologna, indirizzo Scultura.
Sara Cortesi è una giovane artista che lavora con vari mezzi espressivi, tra cui video, scultura, performance e fotografia, con un’attenzione particolare all’installazioni multimediali e ambientali caratterizzati dall’inclusione di elementi scultorei effimeri ispirati spesso a forme organiche.

Hardchitepture è un progetto di writing installativo nato nel 2019 ad opera di Lorenzo Conforti, Andrea Luzi e Vittorio Zeppillo. Ispirati dalla retorica della discarica, ne ricavano un interesse per la sovrabbondanza, che inizia il suo percorso nei luoghi degradati della società; gli spazi marginali diventano scenografie per le loro installazioni e i materiali abbandonati ne fanno da scheletro. Il progredire di queste azioni si è fatto tale da spostare l’attenzione dal prodotto al produttore del degrado: la società con le sue ipocrisie diventa il nuovo sito di sperimentazione, dove le sculture appartengono a un bestiario figlio del contemporaneo. Esaltando la fatiscenza della civiltà attraverso i suoi prodotti di scarto, vengono abbattuti i confini di una banale estetica, che sovverte e altera i termini dell’obsolescenza. (testo di Lara Pisu)

Luca Conte, in arte Gerolamore, è un artista multidisciplinare. Attualmente risiede a Genova. Dentro e fuori le mura la sua pratica interseca le arti visive con la gastronomia in una sincrasi ecologica, attraverso la mappatura sensoriale degli spazi, la ricerca alimentare, le narrative e le tracce lasciate si vivono le sue opere. Luca ha studiato Pittura a Carrara, abbracciando la linea e le strutture dei segni per poi sviluppare un rapporto romantico con lo spazio nei Paesi Bassi. Dopo aver lavorato come cuoco e artista a L’Aia, consegue un master in Gastronomia: Creatività, Educazione, Ecologia alla UNISG di Pollenzo.

Marco-Augusto Basso (Genova 1995) è un artista multidisciplinare e performer. Inizia i suoi studi in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e poi di Urbino, per proseguire tra l’Olanda e la Germania seguendo corsi di arti visive, performance e composizione. Partecipa alla settima edizione del festival teatrale Resistere e Creare del Teatro della Tosse a Genova, presentando la parte conclusiva del ciclo di performances Moyocoyatzin, cominciata nel maggio 2021 con la mostra personale Two lessons on post-exoticism, presso Pinksummer Contemporary Art, Genova. Di recente, prende parte alla mostra collettiva Sustainable Revolution ad Artissima Fair, Torino. La sua ricerca è volta ad individuare i temi del processo della comunicazione ed esaltarne i tratti performativi e culturali. La sua attenzione è principalmente rivolta alle trasformazioni risultanti nel corpus scultoreo in relazione a questa foresta di corpi ed identità.

Enrico Malatesta (Cesena, 1985) Percussionista e ricercatore indipendente attivo in ambiti sperimentali posti tra musica, performance e indagine territoriale; la sua pratica esplora la relazione tra suono, spazio e movimento e la vitalità dei materiali con particolare attenzione alle superfici, alle modalità di ascolto e alla definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile allo strumento percussivo. Presenta il proprio lavoro in Italia, Europa, Nord America, Brasile, Giappone e Corea del Sud, partecipando a importanti festival di musica contemporanea e arti performative. Presenta il proprio lavoro di ricerca attraverso workshop, conferenze e seminari, collaborando con istituzioni culturali e spazi indipendenti. Inoltre, collabora attivamente, e in diversi progetti, con Christian Wolfarth, Seijiro Murayama, Giovanni Lami, Giuseppe Ielasi, Nicola Ratti, Attila Faravelli, Renato Rinaldi, Luciano Maggiore, Silvia Tarozzi, Julia Eckhardt. E’ fondatore di MU, organizzazione indipendenti rivolta all’organizzazione di eventi, rassegne e workshop dedicati al suono, musica sperimentale e pratiche spaziali, attiva nel territorio romagnolo.